Chissà cosa penserà l’ex primula rossa Pasquale Scotti, detto ‘O collier, latitante per 31 anni, e acciuffato in Brasile nel caos della campagna elettorale per le Regionale in Campania nel vedere Armando Cesaro, il figlio di Giggino ‘ purpetta tra i più votati del centro-destra.
Lui, ‘O collier, negli anni Ottanta, ai tempi della Nco di Raffaele Cutolo, finì con il chiedere il pizzo anche all’avvocato Luigi Cesaro, padre di Armando. Così scrissero i giudici nella sentenza d’appello che assolse Cesaro dopo una condanna in primo grado.
«Cesaro Luigi ha spiegato che al fine di sottrarsi alle pesanti richieste estorsive del gruppo di Pasquale Scotti chiese i buoni uffici di Rosetta Cutolo la quale inviò una lettera di raccomandazione allo Scotti».
Le estorsioni, da quel giorno, cessarono. Niente coraggio, nessuna denuncia e impegno accanto agli inquirenti ma solo un compromesso con il clan per tutelare la ditta di edilizia e gli interessi di famiglia.
Un passato certo da non andarne fieri e che non ha impedito una inspiegabile carriera politica.
Nell’arco dei 31 anni di latitanza di Pasquale Scotti, infatti, tante cose sono accadute : addirittura che l’ex taglieggiato Luigi Cesaro diventasse un esponente politico nazionale di Forza Italia.
Prima l’elezione a eurodeputato, poi deputato e ancora presidente della Provincia di Napoli e di nuovo in Parlamento.
Il testimone ora è passato al figlio come nelle migliori tradizioni familistiche.
Ora tocca ad Armando portare avanti i valori di papà.
E su facebook Armando cita una frase di Karl Raimund Popper: “I nostri sogni e desideri cambiano il mondo”, accanto alla sua foto scattata nel seggio elettorale. Messaggio che ha visto gli oltre 500 “mi piace”, i tanti commenti e condivisioni.
Bisogna ora tentare di capire quali siano i sogni, i desideri e il mondo dei Cesaro.