Mentre la Commissione Ue per la seconda volta dà l’out out all’Italia avvisandola che rischia l’apertura di una procedura d’infrazione per l’eccessivo deficit anche Moody’s, l’agenzia statunitense, avvisa il nostro Paese e in particolare il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
L’importante agenzia di rating certifica che il debito pubblico italiano “continuerà a salire nei prossimi anni” e l’obiettivo del governo presieduto da Giuseppe Conte di un deficit al 2,1% del Pil per quest’anno “manca di credibilità”.
E’ scritto nero su bianco da Moody’s, secondo cui il deficit quest’anno sarà al 2,6% e il prossimo al 2,7%.

“Consideriamo la legge di bilancio 2020 un importante passaggio per valutare l’affidabilità creditizia dell’Italia”, avverte l’agenzia di rating.
Tradotto in parole semplici significa che l’Italia deve cambiare impostazione della sua politica economica altrimenti il rischio è di non essere più credibile ragione per la quale gli investitori potrebbero non acquistare più prodotti finanziari italiani. Si rischia grosso.
In questo contesto non solo occorre rivedere il reddito di cittadinanza e quota 100 ma più che altro neppure accennare alla flat tax che minaccia di pesare per altri 30 miliardi sul bilancio nazionale. L’agenzia Moody’s, esprime preoccupazioni anche per i minibot “sarebbero un primo passo verso la creazione di una valuta parallela e la preparazione dell’uscita dell’Italia dall’Eurozona”.
Pier Paolo Milanese
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