Il maestro di strada Cesare Moreno realizza un sogno. Il 19 giugno 2019 ha firmato il contratto d’affitto per 12 anni per l’edificio scolastico di Via Curzio Malaparte 42 a Ponticelli.
Ci saranno 21 aule, una grande sala adibita a mensa, uno spazio teatrale, una palestra; le 21 aule sono disponibili per laboratori didattici e per tutte le attività della ‘comunità educante’.
Il futuro è d’obbligo perché sono necessari pesanti lavori di ‘manutenzione’, o piuttosto rifacimento, di importanti parti dell’edifico restato senza significative manutenzioni praticamente da quando è stato costruito negli anni Ottanta.
“Rimetterlo a nuovo sarà impresa lunga e difficile – scrive Moreno – certamente non ne vedrà la fine, tuttavia cominciamo subito con l’assicurare le cose essenziali, del tipo un tetto che non faccia acqua da tutte le parti, del tipo rappezzare i pavimenti che per cattiva costruzione saltano uno dietro l’altro, del tipo rifare tutti gli infissi e isolare le pareti perché l’edificio è un dissipatore di energia – e finora anche dei denari dei contribuenti – che è più efficiente, nel dissipare, del radiatore di una automobile”.
“L’impresa è colossale e difficile, ma sono in atto molte alleanze e partecipazioni e abbiamo già la collaborazione attiva di università, tecnici, imprese del settore, associazioni tecniche e singoli professionisti che condividendo le finalità educative del progetto si sono resi disponibili. Di tutto questo daremo conto man mano che avanza il processo organizzativo così come chiederemo ulteriori collaborazioni a quanti la potranno offrire”.
“Nel frattempo i nostri laboratori sono attivi ed in questo momento si sta procedendo con i campi scuola estivi utilizzando altri locali dati in ‘uso temporaneo e precario’ dalle scuole del territorio; ed è attivo uno dei progetti di punta del polifunzionale, il progetto A’scetate in collaborazione con AXE’ Italia cofinanziato da Fondazione con il Sud e Fondazione San Zeno con duecentomila euro in due anni”.
La firma è solo il primo atto ufficiale di un percorso che è cominciato nell’estate 2014 quando per la prima volta abbiamo individuato ben 5 edifici abbandonati che potevano diventare sede delle nostre attività.
Oggi alcuni di quegli edifici sono cumuli di macerie, altri stanno sulla buona strada per esserlo. Per l’edificio in questione le prime richieste sono state fatte insieme all’associazione Terra di Confine nell’ottobre 2016 e la prima delibera del consiglio di istituto è di dicembre 2016.
Sono passati quindi 5 anni dalla prima richiesta e due anni e mezzo dalla prima delibera, e due anni dalla offerta pubblica fatta da Maestri di Strada al Comune di Napoli perché concedesse i locali in affitto.