La missione è proibitiva: evitare l’avvio delle procedure d’infrazione e l’applicazione delle probabili sanzioni europee al nostro Paese con la progressiva perdita della sovranità nazionale sulle politiche economiche.
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta mettendo in campo tutte le sue armi (poche per la verità) per convincere i leader della Ue del rispetto dei parametri economici e della solidità dei conti dell’Italia.
Impresa titanica, probitiva e che fa emergere le debolezze e la friabilità interna della stessa alleanza di Governo con i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio sempre in rotta di collisioni. Un vero pasticcio che rischia di far saltare il banco.

Con passi felpati e accorti senza cappello in mano Conte cerca la benevolenza dei padroni dell’Eurozona. Infaticabili riunioni, incontri bilaterali, vertici e summit. Quando a notte fonda tutto sembrava ufficialmente finito ecco che,invece, i big si ritrovano all’hotel Amigo, nel cuore di Bruxelles.
Come vecchi amici e davanti a una birra ecco che il premier Conte, si ritrova in modalità di mediazione con Emmanuel Macron e Angela Merkel. Ne approfitta, cerca amichevolmente sponde, alleanze e ponti per bypassare il giudizio granitico della Commissione Ue.
Una riunione quasi carbonara che si concluderà alle 4 del mattino. E tra leader, e capi di governo come il premier lussemburghese Bettel spunta anche Rocco Casalino.
Il portavoce del Presidente del Consiglio marca nuovamente ad uomo Conte e non lo molla un attimo neppure in riunioni informali. La domanda sorge spontanea : ma a che titolo Casalino presenzia? Misteri.
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