Prodotto da etichetta Arealive / Warner Music Italia l’album ‘Lo chiamavano vient’e terra’ di Enzo Gragnaniello vince nella categoria Miglior album in dialetto alle Targhe Tenco 2019
Il Premio considerato tra i più importanti in Italia e dedicato al cantautore scomparso nel 1967. Tre anni fa, fu un altro napoletano, James Senese a vincere il premio.
Il prestigioso riconoscimento consacra la voce, l’anima e i suoni di un cantautore simbolo delle radici partenopee.
Con oltre 400 canzoni all’attivo nella sua prestigiosa carriera da autore Gragnaniello ha collaborato con i più importanti artisti della scena italiana ed internazionale.
Da Pino Daniele a Mia Martini, Roberto Murolo e tutti i protagonisti del Neapolitan Power.
Nel suo album trionfano i profumi e le anime della città partenopea. A distanza di quattro anni dal disco ‘Misteriosamente’, il cantautore originario dei Quartieri Spagnoli regala al popolo partenopeo un altro prestigioso riconoscimento.
Enzo Gragnaniello incarna alla perfezione l’anima anarchica e controcorrente del popolo partenopeo.
Con ‘Lo chiamavano vient e terra’ si percepisce tutta l’incandescente vena di libertà del cantautore.
Un artista libero e senza confini che nel suo progetto ha voluto cogliere l’essenzialità delle parole e dei suoni. Ogni traccia è un estratto di emozioni e sapori.
La città partenopea è dipinta nelle parole di un artista senza tempo, ma sempre attuale. Sempre alla costante ricerca di una Napoli emozionale, viva e controversia.
Sergio Cimmino