L’uomo nuovo del Movimento 5 Stelle è l’attuale premier Giuseppe Conte. I Pentastellati ripartiranno proprio dall’avvocato del popolo.
Caduto il governo, Conte non avrà più il vincolo e il peso di guidare Palazzo Chigi e quindi quel ruolo di tessitore e mediatore.
Tolti i lacci e lacciuoli legati alla carica istituzionale ricoperta, Conte potrà mostrare il suo vero peso specifico politico. Davide Casaleggio guarda a Conte come quella figura da cui far ripartire i 5 Stelle.
I sondaggi, tra l’altro, premiano l’avvocato del popolo che viene percepito come una persona istituzionale, lontano da certe logiche e gode di una grande stima nazionale e internazionale.
La sua figura potrebbe rappresentare ed avere una funzione stabilizzante dei Pentastellati. È tempo di guerra e non c’è il tempo per aprire una corsa alla leadership. Luigi Di Maio ha mostrato limiti, incertezze e tentennamenti.
In queste ore convulse il Movimento 5 Stelle è attraversato da pesanti polemiche interne e liti. A ciò si aggiunge il rispetto della regola regina ovvero lo stop al secondo mandato parlamentare.
A meno di una maxi deroga applicata in ragione del fatto che il secondo mandato non è stato espletato fino in fondo, ci troveremmo alla vigilia di una vera e propria rivoluzione interna al Movimento con tutti i big e la maggior parte dei parlamentari e quindi di ministri, sottosegretari nell’impossibilità di ricandidarsi.
In questo quadro, la leadership potrebbe passare nelle mani di Alessandro Di Battista, che ha assolto a una sola legislatura, e Giuseppe Conte, il candidato naturale alla carica di Presidente del Consiglio.
Scenari possibili che nascono dalla constatazione che in questi 15 mesi di permanenza al governo, qualcosa non ha funzionato. Nel mirino è finito anche l’accumulo di cariche che ha ricoperto lo stesso Di Maio.
A premere sull’acceleratore è Davide Casaleggio che da tempo ha individuato nella figura di Dibba, l’uomo che potrebbe rimotivare, rivitalizzare e spronare il popolo grillino.
Il coinvolgimento ai vertici dei pentastellati di Giuseppe Conte darebbe e costituirebbe un salto di qualità e di maturità del Movimento e un appeal anche verso altri pezzi di elettorato.