Una messa, pochi interventi istituzionali previsti, un minuto di silenzio e poi il risuono delle campane a lutto e delle sirene.
Un anno dopo Genova si stringe tutta insieme per piangere le 43 vittime, vite spezzate come il Ponte Morandi che alle 11,36 di un anno fa crollò lasciandosi dietro una scia di morte, polemiche e inchieste.

Niente passerelle solo il dolore. L’unica figura bene accetta è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che terrà un breve intervento.
Un’unità e una commozione che passerà anche dalle parole del Cardinale Angelo Bagnasco, il quale celebrerà una messa in suffragio dei 43 morti, con un pensiero rivolto anche ai 566 sfollati che abitavano nelle case sotto il ponte.
Anche il Papa ha voluto mostrare la sua vicinanza ai cittadini di Genova inviando una sua missiva al Secolo XIX.
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