Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha doti divinatorie.
Con una serie di mosse a sorpresa e decisioni improvvise, pare che neppure l’eminenza grigia Giancarlo Giorgetti ne fosse stato informato, ha rianimato e ridato vita al moribondo Movimento 5 Stelle.
Il cadavere politico di Luigi Di Maio e dei suoi improvvisati compagni di strada ha ricominciato a vivere.
Salvini si è rivolto all’ex alleato di governo e sussurrato : “M5S, alzati e cammina”.
La tenaglia politica messa in atto dal ministro dell’Interno ha avuto il merito o demerito – dipende come la si vede – di rimettere al centro della scena politica i Pentastellati. Un vero miracolo.
In 15 mesi di governo il Movimento fondato da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo ha lavorato pancia a terra per far crescere la Lega e la leadership di Salvini.
Sistematicamente ha subito l’iniziativa politica del Carroccio che è evidentemente più attrezzato e messo meglio come classe dirigente.
Se solo per un attimo, a bordo della macchina del tempo, tornassimo a due settimane fa oppure al periodo precedente e successivo le elezioni europee del 26 maggio c’era da impallidire rispetto alla forza viva della Lega.
Tutte le decisioni, le iniziative, le attività erano nelle mani di Matteo Salvini, il vero e indiscusso padrone della maggioranza di governo. Toccava a lui e non altri dettare le priorità, gli obiettivi e i tempi dell’agenda politica del governo.
Basti ricordare che appena prima dell’uscita improvvida di mettere in crisi il governo, aveva chiesto e ottenuto il voto di fiducia proprio su quel decreto sicurezza bis pesantemente criticato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e oggi addirittura bocciato dal TAR.
Salvini ha fatto un clamoroso harakiri in favore del M5S che ora scruta l’orizzonte, strappa alla Lega l’impegno di approvare la riforma costituzionale del taglio di 345 parlamentari ed esplora una potenziale intesa contrattuale con il nemico giurato si sempre : il Partito democratico.
In un colpo solo la Lega ha ridato sostanza politica al Movimento 5 Stelle che forse per inesperienza, debolezza, inadeguatezza dei vertici non è stato mai in partita – nonostante il 32 per cento dei consensi – e ora potrebbe riprendersi il suo spazio politico capitalizzando i suoi 15 mesi di horror al governo.
Per i Pentastellati potrebbe trattarsi di un inaspettato e insperato nuovo inizio della loro recente storia al governo.
Insomma, Matteo Salvini come San Gennaro : fatto il miracolo.
Arnaldo Capezzuto