Alla fine è il premier Giuseppe Conte con una seconda lettera inviata d’urgenza al ministro dell’Interno Matteo Salvini a sbloccare parzialmente l’ennesimo caso di una Ong, la Open Arms, che da 17 giorni è ferma in mare a poche miglia dal porto di Lampedusa.
Il presidente del Consiglio è intervenuto perchè sulla nave tra i profughi ci sono 27 minori. Un braccio di ferro tra Salvini e Conte che però si è risolto in favore di quest’ultimo.
Nel nuovo messaggio il premier ribadisce “che è necessario che sia autorizzato lo sbarco immediato delle persone di età inferiore agli anni 18 presenti a bordo della nave”.
E conferma che dalla Commissione europea “ci è stata confermata la disponibilità di una pluralità di paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Romania e Spagna) a condividere gli oneri dell’ospitalità per tutte le persone di cui ci stiamo occupando, anche indipendentemente dalla loro età”.
La risposta giunge a stretto giro di posta. Salvini sa benissimo che adesso non può più tirare molto la corda. Non solo per la grave crisi del governo che lui ha provocato ma soprattutto perché la Procura di Agrigento sta procedendo con una inchiesta sul perché la Open Arms sia sta bloccata per 17 giorni in mare.
Il reato ipotizzato è sequestro di persona. E proprio nella giornata di ieri la polizia giudiziaria si è recata al Viminale per sequestrare dei documenti. Salvini tira il freno a mano e sulla Open Arms cerca di non ripetere gli errori della Diciotti dove venne graziato al Senato con il voto contrario alla richiesta di autorizzazione a procedere.
Salvini alla fine cede ma ribadisce che la linea del suo ministero non cambia. Dispone pertanto lo sbarco di quelli che definisce “presunti’ minori”, ma sottolinea che esso avverrà “sotto l’esclusiva responsabilità del premier”.
Nella lettera di risposta a Conte, scrive Salvini: “Prendo atto che disponi che vengano sbarcati i (presunti) minori attualmente a bordo della nave Open Arms. Darò pertanto, mio malgrado, per quanto di mia competenza e come ennesimo esempio di leale collaborazione, disposizioni affinché non vengano frapposti ostacoli all’esecuzione di tale Tua esclusiva determinazione, non senza ribadirTi che continuerò a perseguire in tutte le competenti sedi giurisdizionali l’affermazione delle ragioni di diritto che ho avuto modo di esporti”.
“Occorre evitare che la tua decisione per il caso open Arms – dice ancora il ministro dell’Interno rivolgendosi al Presidente del Consiglio – costituisca un pericoloso precedente per tutti coloro che potranno ritenere normale individuare il nostro Paese come unico responsabile dell’accoglienza e assistenza di tutti i minori non accompagnati (o presunti tali) presi a bordo in qualsiasi angolo del mediterraneo o nel mondo”.
E poi mentre erano in corso lo sbarco dei minori Salvini interviene nuovamente via social: “Mi riferiscono da Lampedusa che dei 27 immigrati per i quali è stato ordinato lo sbarco in quanto minorenni, già 8 si sono dichiarati maggiorenni! Vedremo gli altri… Dopo i ‘malati immaginari’, ecco i ‘minorenni immaginari’! Mentre altri cedono, io non cambio idea”.
Giulia Rosati