Una riunione congiunta con il gruppi parlamentari di Camera e Senato.
Deputati e senatori Pentastellati sono stati aggiornati dal leader Luigi Di Maio sui contenuti della riunione organizzata e voluta da Beppe Grillo a cui hanno partecipato tra gli altri Roberto Fico, Alessandro Di Battista e Davide Caseleggio.

Il fondatore dei grillini sembra essersi ripreso il ‘suo’ Movimento e detta la road map: Il tempo per Matteo Salvini è scaduto.
È un alleato inaffidabile e si sente un gradino sotto Dio. Sembra che il discorso con Salvini sia definitivamente chiuso. Anche se dalle parti dei Pentastellati si fa attenzione a non coinvolgere la Lega.
Nella quasi rottura, i 5 Stelle lanciano un messaggio definitivo nei confronti del ‘Capitano’ ma di moderata apertura per la Lega. La differenza è velata e strategica.
Quasi a voler dire : “Se risolvete nel vostro interno i problemi di leadership, noi ci potremmo essere”.
Se inizialmente Beppe Grillo aveva benedetto l’alleanza con il Carroccio sdoganando Matteo Salvini adesso, dopo 15 mesi di governo, si è convinto che il ‘Capitano’ è tutto fumo e niente arrosto.

Il comico genovese durante l’incontro di ieri parlando di Salvini avrebbe detto: “è un uomo di intelligenza media, ma non pensavo fosse così sleale”.
La sterzata è stata notificata poche ore fa all’interno dell’assemblea congiunta del M5S. L’unica certezza è che non si continuerà a governare con la Lega fino a quando l’interlocutore sarà Salvini.
Mentre si avvicina l’appuntamento di domani quando alle 15 il premier Giuseppe Conte si presenterà in Senato per delle comunicazioni, forse rassegnerà le sue dimissioni, non è stata ancora depositata da parte della Lega, la mozione di sfiducia al Governo.
Insomma, la vicenda con il trascorrere dei giorni sta acquistando i contorni della farsa e delle comiche Salvini ed i suoi restano bullonati alla poltrona.
“Spero che nella Lega si apra un dibattito sul disastro che ha compiuto in pochi giorni e in totale autonomia Salvini” – spiega Luigi Di Maio – nel corso dell’assemblea dei gruppi parlamentari.
“Molti leghisti – ha aggiunto il vicepremier grillino – mi hanno scritto ‘non sapevamo nulla’. È colpa di Salvini e lo si vede anche da alcune interviste rilasciate da altri esponenti leghisti”.
Poi Di Maio ha continuato l’attacco al leader leghista: “Non si sa cosa sia successo tra un mojito e l’altro. Hanno aperto una crisi in spiaggia, noi la stiamo portando in Parlamento perché è il luogo democratico dove dibattere”.
E rispetto alle tante ipotesi di cambio di maggioranza e la proposta di Romano Prodi del varo di un ‘Governo Ursula’ cioè la maggioranza che in Europa ha votato capo della commissione Ue, ursula von der leyen, ovvero M5S, Pd e con dentro Forza Italia, Di Maio evidenzia: “Noi dobbiamo affidarci al presidente della Repubblica e al percorso istituzionale che vorrà delineare”.
Pier Paolo Milanese
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