È chiuso nel suo ufficio. Nessun contatto con l’esterno. Ha concesso stamane una intervista a Radio Anch’io poi è scomparso.
Con lui qualche fidato collaboratore. Risponde a telefonate inderogabili, segue la vicenda della Open Arms poi più nulla. Neppure un tweet, un post, una diretta Fb.
Matteo Salvini è concentrato. Vuole affrontare le prossime ore con la massima lucidità e attenzione.
Domani alle ore 15 al Senato prenderà la parola il premier Giuseppe Conte per alcune comunicazioni. Ufficialmente potrebbe cominciare la crisi del governo Giallo-Verde con le dimissioni del presidente del Consiglio affidate all’inquilino del Quirinale Sergio Mattarella.
Le ipotesi sono tante: il M5S vuole a tutti i costi giungere al voto di giovedì 22 agosto per il taglio definitivo di 345 parlamentari. La quarta lettura della riforma costituzionale vedrebbe il voto favorevole della Lega.
Questa annunciata crisi è un rompicapo. Se il Governo domai va gambe all’aria, addio riforma.
Si, perché il Pd quella riforma l’ha bollata come pasticciata e non la condivide e quindi neppure la vota.
Mai come ora Matteo Salvini è in difficoltà. Anche all’interno della ‘sua’ Lega non mancano i distinguo e le critiche velate rispetto alla crisi veicolata dal ministro dell’Interno a Ferragosto.
Voci discordanti e seccate come quella di Roberto Maroni e Giancarlo Giorgetti.
Matteo Salvini prenderà la parola al Senato. Un discorso atteso a cui sta lavorando limando alcuni passaggi.
È giunto il momento per il capo del Carroccio di rompere il format che si è cucito addosso e di dimostrare sostanza politica, carisma e raccontare la sua verità.
Questa è la prova che si attendono tanti italiani oltre che i leghisti di fede salviniana.
Proprio in queste ore dal Movimento 5 Stelle fanno sapere che sono balle, clamorose fake news, l’eventuale governo con il Pd e Forza Italia. Anzi lo stesso Luigi Di Maio ha dichiarato – per quel che valgono le parole – che mai e poi mai si siederà al tavolo con Matteo Renzi e Maria Elena Boschi.
Insomma, poche ore e si comincerà a capire meglio lo scenario. Se è atteso il discorso che pronuncerà Conte a palazzo Madama altrettanto fondamentale saranno le parole di Salvini.
Il leader della Lega alzerà il tiro. Chiederà le elezioni. Il Carroccio continua a crescere nei sondaggi.
Il capo del Viminale ha già avvisato: “Se si prendono la maggioranza nei palazzi, noi ci troviamo pacificamente e democraticamente in piazza a chiedere il diritto di voto”.
Qualcuno ipotizza che Salvini, domani per il rotto della cuffia – proponga ai 5 Stelle – un nuovo patto di legislatura puntando su di un Conte bis.
Nulla trapela. Niente si sa di sicuro. Le diplomazie lavorano pancia a terra. Bisogna a tutti i costi evitare lo scivolamento del M5S verso il centro-sinistra a cui si accoderebbe Forza Italia (Governo Ursula- secondo lo schema di Romano Prodi) in una sorta di grande inciucio.
Secondo i bene informati a dare qualche consiglio a Salvini sia sceso in campo, Denis Verdini, il papà della nuova compagna del ministro dell’Interno.
Giulia Rosati
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