La Crisi/3. Salvini scatenato : “Siamo gli unici fascisti e dittatori che vogliono il voto del popolo italiano”

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“L’amore vince sempre non ho paura, avete scelto il bersaglio eccomi, avete scelto il nemico dell’Italia e dell’Europa, eccomi. Non ho paura di mollare le poltrone, siamo gente libera, rispondiamo solo e soltanto al popolo italiano sovrano. Abbiamo una idea di futuro, di figli, di una famiglia che hanno una mamma e un papà. Auguro buon lavoro al partito di Bibbiano. Siamo gli unici autoritari, gli unici fascisti e dittatori che vogliono il voto e far esprimere la volontà degli italiani”.

È l’attacco frontale di Matteo Salvini che risponde a muso duro al premier Giuseppe Conte e lancia una serie di stoccate.

“Noi siamo disponibili a tagliare i parlamentari e poi andiamo a votare, noi della Lega mica siamo il Renzi di turno siamo persone serie. Presidente del Consiglio e vicepremier Giovanni Paolo II la fiducia si guadagna con gesti e fatti concreti. Se volete la riforma noi ci siamo, se volete governare con Renzi, Lotti spiegatelo agli italiani”

“Grazie e finalmente. Rifarei tutto quello che ho fatto. Sono un uomo libero. Qui ci sono uomini e donne liberi e meno liberi. Chi ha paura del voto non è libero. Ne prendo atto che lei presidente Giuseppe Conte mal mi ha sopportato in quest’anno: mi ha insultato sembrava Saviano oppure il Travaglio di turno”. Così comincia a muso duro il discorso Matteo Salvini

“A me non è mai capitato caro premier di parlare con la Merkel e di parlare del Movimento 5 Stelle oppure prendere il caffè e accusare Salvini di tenere i porti chiusi”

“In democrazia la via maestra e chiedere ai nostri datori di lavoro cioè i cittadini, il popolo e non 30 senatori che pur di stare sulla poltrona voterebbero il governo della fata turchina. Abbiamo fatto delle cose buone e cose meno buone. Chi fa può anche sbagliare”

Non mi rassegno al Paese impaurito e ad una italia piena d’immigrati. Ho convocato al ministero i sindacati perché nessuno li ascoltava. Abbiamo in testa una manovra finanziaria di almeno 50 miliardi di euro, una manovra coraggiosa per dare il futuro al nostro Paese. Possiamo investire nel diritto alla felicità, nelle scuole, nelle imprese, nella cultura”.

“Se questo governo si è interrotto perché in commissione, nei consigli dei ministri e in parlamento c’erano i signor ‘no’ che bloccavano tutto. Ministeri come porti delle nebbie. Per settimane per mesi ho detto andiamo avanti, ci credo, ho fiducia. Di cosa stiamo parlando oggi se la forza maggiore del Governo il M5S le ha votato la sfiducia per la Tav” – spiega Salvini -.

Pier Paolo Milanese

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