Giorgia Meloni è furente. Le sue truppe di Fratelli d’Italia si preparano a invadere lunedì mattina Montecitorio. Una protesta di piazza contro il nuovo Governo in coincidenza con la fiducia.
La leader di destra va in soccorso a Matteo Salvini e getta le basi per costruire la futura alleanza con la Lega. Non ha usato vie di mezzo definendo l’accordo M5S-Pd e con il supporto di Leu, una alleanza di potere per spartirsi posti e poltrone.

Una battaglia di pancia per cavalcare il malumore e consolidare il rapporto con Salvini. Peccato che Giorgia Meloni parla di poltrone dimenticando che ne occupa contemporaneamente tre : da deputato, da consigliere comunale a Roma e da poco ha lasciato quella da eurodeputato.
Quisquilie e pinzellacchere non da poco. Un vecchio adagio popolare napoletano recita : fa’ chello ca dico io ma nun fa’ chello ca facc’io.
La leader nostalgica del tempo che fu di Fratelli d’Italia oltre ad occupare tre poltrone contemporaneamente ha un altro invidiabile record : quelle delle assenze. Secondo i dati di Openparlamento, la deputata Meloni, è tra le più assenteiste del Parlamento.

L’onorevole, attenzione, non è giustificata per ragioni istituzionali ma è proprio assente sfiorando il 75 per cento. Senza parlare delle sue presenze in Consiglio comunale a Roma ed a Bruxelles, praticamente sconosciuta.
Insomma, meglio buttarla in caciara come si dice a Roma.
Arnaldo Capezzuto
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