È stato arrestato a fine agosto e condotto nel carcere di Poggioreale. Era sbarcato all’aeroporto di Capodichino con la consorte quando è stato fermato dalle forze dell’ordine. Si tratta di un alto dirigente della Odk, una società statale russa che produce motori.
Aleksandr Korshunov, 57 anni, questo il nome del manager, secondo il quotidiano Vedomosti è accusato di essersi appropriato illegalmente di documenti della General Electric e di informazioni protette da proprietà intellettuale in modo da utilizzarli per il programma russo Pd-14 per lo sviluppo di un motore per i nuovi aerei civili Ms-21.
L’arresto è avvenuto su richiesta degli Usa, che lo accusano di “spionaggio economico”. Il manager è stato bloccato dalla Polaria di Napoli il 30 agosto, appena sbarcato da un volo proveniente da Mosca.

La Procura di Napoli riferisce di non essere al corrente della vicenda. Korshunov, giunto a Napoli con la moglie, dopo le formalità di rito negli uffici della Polaria a Capodichino, è stato condotto nel carcere napoletano di Poggioreale, dopo l’arresto.
Il manager sta ricevendo tutto il supporto legale necessario secondo quanto previsto dalle norme internazionali, si apprende dal Consolato onorario della Federazione Russa a Napoli che ha collaborato con l’Ambasciata russa in Italia per fornire supporto logistico.
“L’arresto a Napoli del manager Korshunov, fa parte della ‘cattiva pratica’ di arrestare cittadini russi in Paesi terzi su richiesta americana e si tratta di situazioni che “complicano le nostre relazioni bilaterali”.
Così il presidente russo, Vladimir Putin, dal Forum di Vladivostok ha commentato l’arresto in Italia di Korshunov, accusato da Washington di spionaggio industriale. C’è il rischio che Korshunov su ordine americano venga estradato. Insomma, per il neo ministro degli Esteri Luigi Di Maio è una prima brutta gatta da pelare.
Giulia Rosati
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