Se Matteo Renzi ha rotto gli indugi e si è separato dal Pd qualcosa si muove amche nel Movimento 5 Stelle. Il conflitto non è più nascosto.
Le tensioni ormai sono forti. Nei fatti molti grillini tra loro neppure si parlano. La situazione è ingovernabile. C’è un apparente tranquillità ma è quiete prima della tempesta. Nel mirino c’è l’alleanza con il Pd. L’intesa è stata troppo traumatica.
È come svegliarsi da un lungo sogno e vedere un film in cui nessuno vuole essere protagonista. Un nome su tutti è Alesandro Di Battista che non ha nascosto fin dall’inizio la sua contrarietà all’accordo di governo teleguidato da Beppe Grillo e ora quando può lancia segnali di guerra nei confronti dei vertici Pentastellati.
Il Dibba dà voce a chi finora è rimasto in silenzio. L’ex lancia un avvertimento: “Non fidatevi del Pd”. Un messaggio chiaro e forte per chi in queste ore guarda con sospetto all’alleato di governo e ancora di più all’asse giallorosso nei territori che andranno al voto.
Se di scissione non si può parlare, certo è che le acque sono mosse e Di Battista le rende ancora più agitate. Dopo aver espresso le sue perplessità sull’alleanza Pd-M5s, lancia una serie di avvertimente e rivolto ai colleghi di partito mette nero su bianco: “Non vi fidate del Pd derenzizzato, ripeto, Renzi ci ha lasciato dentro decine di ‘pali”.
Nessuna esultanza per la scissione, in realtà – è la lettura di Di Battista – Renzi non è affatto andato via dal Pd. Ma per l’ex deputato M5s bisognerà stare attenti anche alle “smielate parole” di Dario Franceschini. E ai veri propositi dei dem, come sulle concessioni autostradali. Infine, insiste, “non vi fidate” dell’Europa e del successore di Draghi, Lagarde, alla guida della Bce.
Il senatore Gianluigi Paragone, da sempre schierato con Di Battista, immediatamente condivide il post. Ma non solo lui, il cerchio si allarga. C’è anche un altro senatore, cioè il sottosegretario ai Rapporti col Parlamento, Gianluca Castaldi, che condivide il duro post dell’ex deputato: “Farei un post identico, cambiando solo l’ultimo passaggio: io da dentro (perché in questo momento mi trovo a combattere da dentro) farò le mie battaglie”.
E Nicola Morra, presidente dell’Antimafia, afferma: “Concordo con Alessandro quando dice che siamo al governo con il partito più ipocrita della storia d’Italia”.
Se poi si pensa ai malumori sulle elezioni regionali per un possibile accordo in coalizione con il Pd e i franchi tiratori in occasione del voto pr l’arresto del deputato di Fi Sozzani allora la somma fa il totale: Le acque nel M5S sono molto agitate.
Pier Paolo Milanese
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