“Sono cose di ragazzi” così Tina Rispoli, vedova di Gaetano Marino, 48 anni, boss degli scissionisti ucciso sul lungomare di Terracina il 23 agosto di sette anni fa, liquidava la lite di suo figlio Crescenzio con un rivale in amore a cui staccò l’orecchio a morsi.
Il primogenito è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di carcere ma sconterà la sua pena agli arresti domiciliari. Il giudice per l’udienza preliminare Marco Carbone ha accolto solo in parte la richiesta del pm che era di nove anni. Marino è stato colpevole di una grave e violenta aggressione.
I fatti sono accaduti lo scorso mese di aprile. Davanti a un locale di Giugliano Crescenzio intercettò la sua ex con il nuovo fidanzato e ne nacque una colluttazione in cui il figlio di Mocherino staccò a morsi l’orecchio fino a staccarglielo.
Tina Rispoli ora consorte del cantante neomelodico Tony Colombo, all’incalzare delle polemiche per l’uscita violenza di suo figlio minimizzò che sono cose di ragazzi che possono accadere. Insomma, tutto normale per l’ex consorte del boss degli scissionisti.
Resta nella memoria della città l’invasione di Piazza Plebiscito, la sera prima delle nozze di Tony Colombo e Tina Rispoli senza autorizzazioni per girare un video musicale.
La Rispoli scende bendata da una limousine, convinta di andare a festeggiare l’addio al nubilato con le amiche, e improvvisamente e casualmente si ritrova davanti una scatola di polistirolo dalla quale spunta fuori tra il tripudio dei fan e le danze di 40 ballerini Tony Colombo oppure lo sfarzo delle nozze trash e al Maschio Angioino e poi di corsa al faraonico ricevimento per oltre 300 invitati al Gran Hotel La Sonrisa, il Castello del compianto – per loro – Boss delle Cerimonie.
Pier Paolo Milanese