Bisogna intervenire. Chiudere quella pagina, identificare i nomi di chi c’è dietro e denunciarli. È la pagina della vergogna in cui Sinisa Mihajlovic, alleantore del Bologna, viene preso di mira e c’è chi scrive RIP oppure ironizza sull’anticipo della partita al venerdì del Bologna per consentire al tecnico nel weekend di fare le chemioterapie.
Può un cristiano comportarsi così. Si può arrivare a tanto. Significa davero non avere nulla di umano, di essere non un animale ma persone disturbate, schiave di patologie mentali gravi.
La pagina Facebook ha un seguito di 45 mila follower e gi animatori si divertono a insultare e prendere in giro Sinisa Mihajlovic e la sua malattia la leucemia.
Questo il tenerore dei post della vergogna e commenti a seguito: “Però il motivo di giocare Bologna-Spal di Venerdì non lo vedo. Forse perchè avevano paura che Mihajlovic non arrivasse vivo a domenica? O forse perchè Sinisa Sabato e Domenica doveva fare la chemio?”, “Mihajlovic che ha deciso? Presenzierà domenica contro la Roma o c’ha la bua pure stavolta? Giusto per sapere eh, visto che ogni volta cambia idea”; “Gol di Ramsey, RIP Sinisa”.
Una vergogna che ha mandato su tutte le furie i tifosi del Bologna e le persone perbene. Questa pagina della vergogna va chiusa senza se e senza ma.
La situazione clinica di Sinisa è l’argomento principale per insultare, prendere in giro e augurare tutto il male possibile all’allenatore che ha avuto il coraggio di non mollare, di fornire con il suo sacrificio un esempio per chi vive la sua condizione.
Giulia Rosati