La macchina organizzativa leghista gira a mille. Sembra tutto pronto per l’invasione di sabato 19 ottobre di Piazza San Giovanni a Roma dove alle 15 ci sarà la manifestazione nazionale della Lega a cui parteciperanno anche Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo.
Matteo Salvini vuole dare una scossa al Paese, riannodare il filo che lo scorso 8 agosto lo stesso leader del Carroccio ha spezzato abbandonando il Governo perchè stufo dei no e dei veti del Movimento 5 Stelle.
“È la giornata dell’orgoglio italiano – spiega Salvini in un video – da una parte i traditori chiusi nel palazzo, dall’altra in piazza San Giovanni uomini, donne di un Paese libero”.
Sono previsti oltre 500 gli autobus che raggiungeranno da tutte le parti d’Italia la Capitale, ci sono anche treni speciali. Insomma, migliaia di italiani affolleranno piazza San Giovanni, la piazza simbolo prima della sinistra e poi del Movimento 5 Stelle.
Salvini si gioca una grossa partita : dimostrare che il Paese reale non è con chi ha messo in atto giochi di Palazzo.
La gente è stufa del brodo riscaldato, il popolo vuole e pretende la verità e la concretezza.
Alla manifestazione parteciperà anche Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi e Giovanni Toti, insomma, idealmente il centro destra si ricompone dopo la parentesi dell’alleanza di Governo della Lega con il M5S.
Un segnale importante, Salvini ha compreso che il rinnovamento anche della stessa coalizione di governo deve avvenire tra leader e formazioni politiche che parlano la stessa lingua.
La locomotiva dell’alleanza è la Lega, Salvini ha maturato, capito anche alla luce dell’infausta esperienza dell’Esecutivo precedente che per fare le rivoluzioni occorrono forze politiche omogenee.
Gli italiani – lo certificano tutti i sondaggi – guadano e depongono nel centro destra a trazione leghista grosse speranze di cambiamento.
Questo è il vero orizzonte politico di Salvini che approfitta e batte cassa facendo un appello ai tanti volontari, attivisti, simpatizzanti di dare un contributo economico affinchè il Carroccio possa continuare a fare politica.