Lino Romano, quel dolore che non deve passare mai

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Sono trascorsi sette lunghi anni. Oggi Lino Romano avrebbe 37 anni, sarebbe stato quasi sicuramente marito e padre felice con la sua amata Rosanna Ferrigno, avrebbe un paio di figli, dono del loro grande amore.

Non solo la sua vita è stata fermata tragicamente ma anche quella dei suoi cari. Quel maledetto 15 ottobre del 2012 il killer sbagliando bersaglio lo ammazzò senza pietà.

E quando la mente bacata, vuota dell’assassino ebbe un attimo di tentennamento, un dubbio senza farci neppure caso non arrestò la foga omicida, si accanì scaricandogli addosso tutto il caricatore.

Lino Romano, ennesima vittima innocente.

Era al posto giusto nel momento giusto. Sono i killer del clan che non dovevano essere in quel luogo e non avere la libertà di uccidere.

Oggi nel giorno dell’anniversario di quell’efferato omicidio riproponiamo la lettera che Rosanna ci pregiò di pubblicare su questo giornale.

Occorre riflettere e non demordere: la camorra è orrore, la camorra è schifo, la camorra è meno della merda almeno questa concima la terra.

Lettera di Rosanna Ferrigno a Lino Romano, ucciso dalla camorra. “Un giorno mi porterai a pescare di nuovo”

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