Scatta l’allarme al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Succede qualvolta c’è un’emergenza (forti raffiche di vento, temporali, neve, terremoti o altre calamità naturali).
L’architeto Giosuè de Angelis responsabile delle emergenze avvisa con una telefonata i coordinatori del servizio di vigilanza attivando così tutti i protocolli.
Chiusura dei varchi di accesso al bosco ovvero Porta Miano, Porta di Mezzo e Porta Caccetta, evecuazione dei visitatori, messa in sicurezza del patrimonio artistico (es. le statue dell’emiciclo) e di quello arboreo, evacuazione degli studenti dell’Istituto ad indirizzo raro Caselli-De Sanctis mediante minibus, avviso ai visitatori con pubblicazione tempestiva della notizia di chiusura del Bosco sul sito ufficiale del Museo e sui canali social ufficiali.
Tutto questo protocollo è stato simulato oggi in occasione della Settimana Nazionale della Protezione civile in cui si è messa in atto l’esercitazione di rimozione di un grosso albero caduto, l’imbracatura di una statua, il trasporto in sicurezza degli studenti del Caselli che hanno anche assistito a una lezione divulgativa sui protocolli di emergenza attivati durante la simulazione.
Le procedure di allerta ed evacuazione sono state coordinate dal Responsabile della gestione emergenze e dal Capodipartimento Architettura del Museo e Real Bosco di Capodimonte Anna Capuano e condotte dal personale interno del Museo: Area Vigilanza, Dipartimento Architettura e Dipartimento Restauro.
Hanno partecipato alle operazioni di sumulazione dei protocolli di emergenza il Nucleo di Polizia a Cavallo e il Corpo dei Carabinieri Forestali.