La strategia ecco le micro-tasse sugli accessori dei beni voluttuari. Insomma, non si copisce chi acquista pane e latte oppure generi alimentari ma quei beni di cui uno può farne a meno.
Ecco l’dea che è ancora in bozza alla legge di Bilancio ma che piace atanti nella maggioranza. Applicare una micro-tassa sui “profitti accessori ai consumi di tabacchi”.
Chi si fabbrica la sigaretta e acquaista filtri e caritine dovrà pagare un sovraprezzo.
Ci sarà quindi una imposta di consumo in misura pari a 0,005 euro il pezzo contenuto in ciascuna confezione destinata alla vendita al pubblico.
Nel caso di una confezione da 50 cartine, si tratterebbe di un aggravio di 25 centesimi.
La nuova imposta sul consumo “è dovuta dal produttore o fornitore nazionale o dal rappresentante fiscale del produttore o fornitore estero all’atto della cessione dei prodotti alle rivendite”, ovvero i tabaccai.
Questi prodotti non potranno essere acquistati via Internet che costituirà un reato perseguibile.
“È vietata la vendita a distanza, anche transfrontaliera, ai consumatori che acquistano nel territorio dello Stato”, si legge, infatti, nel testo.
Si tratta di ipotesi che sono sul tavolo della legge di Bilancio e che potrebbero con ampi margini diventare legge.
Giulia Rosati