Intorno a mezzanotte arriva in PS una donna con frattura del setto nasale e ferita lacero-contusa al cuoio capelluto da riferita caduta accidentale.
Immediatamente la paziente viene suturata e medicata, ma, uno dei parenti, incomincia a chiedere con insistenza al medico : “l’addome come sta?” , la cosa insospettisce il medico il quale suppone che le ferite riportate non fossero state cagionate da una banale caduta probabilmente da un episodio di violenza .
L’insistenza del congiunto in pochi secondi sfocia in rabbia e l’energumeno incomincia a sfasciare tutto ciò che ha a portata di mano mettendo in pericolo anche l’incolumità dei degenti che sostavano a pochi centimetri da lui.
Sono stati allertati i carabinieri e si procederà per “interruzione di pubblico servizio”.
Sulla vicenda interviene il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti :”Per dissuadere eventi del genere devono aumenteranno il numero delle guardie particolari giurate con l’ attribuzione di poteri autoritativi e certificativi essendo agenti di pubblica sicurezza anche la norma che è al vaglio di legge di far divenire i medici pubblico ufficiale non servirà a nulla onde evitare questi vili episodi”