Si sono appena chiuse le urne in Umbria, spazzato via il centro-sinistra, annichilito il Movimento 5 Stelle e fatto traballare il Governo presieduto da Giuseppe Conte, la gioiosa armata leghista senza perdere tempo va alla conquista dell’Emilia Romagna.
Matteo Salvini è una macchina da guerra, macina chilometri e chilometri in lungo e in largo. La sua caravona ha già preso d’assalto le città emiliane. Una sfida tosta e la voglia di conquistare il simbolo della storia delle sinistra italiana ed europea.
Il colpaccio sarebbe eleggere per la prima volta nella storia un Governatore di centro-destra a trazione leghista. Un fatto che potrebbe significare la fine del governo Conte e il ritorno alle urne.
Sarebbe l’ultimo atto della vendetta del capitano contro il discorso al Senato del Conte uno quando si dimise da capo del consiglio.
Il leader del Carroccio è indomabile, instancabile e non concede tregue: la marcia in Emilia Romagna è iniziata.
La sua campagna elettorale porta a porta, casa per casa, mercatino dopo mercatino è cominciata. Mentre il Pd discute, il M5S organizza in fretta e furia una propria lista e Italia Viva nicchia, i motori della Lega girano già a mille.
Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini saranno territori di caccia. Manifestazioni, comizi, sit in, conferenze, passeggiate, eventi, feste e i geniali fuori programma di Matteo Salvini. Il capitano è un fiume in piena e da ciò che si vede in giro c’è tanta curiosità tra la gente.
Lui non delude e fa leva con abilità su quei temi che la sinistra da anni ha abbandonato.
Le prime scorribande esplorative del leader della Lega sono sorprendenti.
Tanti i curiosi, prima scettici e sulla difensiva poi più sciolti fino addirittura a chiedere di scattare qualche selfie con Salvini.
Il capo del Carroccio è un animale politico ha annusato che il clima è buono e anche se non ci fosse la vittoria con la candidata Lucia Borgonzoni, il risultato della Lega e del centro-destra non sarà affatto solo una innocua testimonianza politica.
La sensazione è che nel Paese piano piano monta l’onda lunga e Salvini già si gode la vittoria.
Pier Paolo Milanese