Al setaccio non ci sarebbero solo le operazioni della fondazione Open e i presunti finanziamenti transitati per sostenere l’ascesa di Matteo Renzi.
Sotto la lente dei magistrati sarebbero finiti anche i compensi per le conferenze dell’ex premier in giro per il mondo.

Nella lista nera sono finiti anche tre bonifici, tra cui uno da 100 mila euro dal fondo di Davide Serra, segnalati dalla Banca d’Italia e che sarebbero stati adoperati per rimborsare il prestito per l’acquisto della villa da 1, 3 milioni di eruo sulle collie fiorentine di Renzi.
Dicevamo nella lunga lista di transazioni bancarie ci sarebbero i cachet che il leader di Italia Viva ha percepito per le sue attività di conferenziere, autore e personaggio televisivo.
Altri capitoli che allo stato attuale non costituiscono alcun reato ma la magistratura inquirente ha l’obbligo di approfondire, capire e ricostruire se questi passaggi di denaro hanno originato una contropartita da parte di Matteo Renzi.
Metti un like alla nostra Fanpage
© Riproduzione riservata
www.ladomenicasettimanale.it