Si è lavorato tutta la notte per trovare una posizione di mediazione comune nl Governo sul Mes, il cosiddetto fondo economico salva Stati. L’equilibrio tra le posizioni di Pd, M5S, LeU e Italia Viva sembra essere stato trovato. Invece è scoppiata la grana Movimento 5 Stelle.

La sintesi politica l’aveva trovata il ministro per gli Affari europei, il dem Enzo Amendola con il contributo di tutti i partiti in particolare della sottosegretaria M5S Laura Agea.
Nel cuore della notte ha tirato un sospiro di sollievo il premier Giuseppe Conte almeno in Parlamento oggi avrebbe avuto una agibilità e uno spazio politico chiaro. Quando tutto sembrava in discesa ecco scoppiare la grana Pentastellata.

I gruppi di Camera e Senato non sono d’accordo con l’intesa. Non si fidano e vogliono garanzie o meglio sono intenzionati a rompere l’accordo.
Luigi Di Maio sollecitato dal premier pare non riesca – in particolare – a Palazzo Madana a far rientrare le dimostranze.
Per esempio Gianluigi Paragone minaccia di presentare un suo testo dove potrebbero convergere numerosi senatori grillini.

Insomma, la fronda prende corpo e comincia a far paura. Manca qualche ora al dibattito e i pontieri stanno lavorando pancia terra per trovare una mediazione.
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