Rione Sanità, sequestrato un calzaturificio abusivo

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Una fabbrica abusiva attrezzata con macchinari e turni di lavorazione. Qui venivano prodotte calzature. C’era l’intera filiera dall’approvvigionamento dei materiali fino all’ultimo step ovvero il confezionamento.

Una catena di montaggio artiginale dove erano impiegati diversi operai specializzati. Peccato che l’opificio era totalmente abusivo. Il blitz è avvenuto nel cuore del Rione Sanità.

Sono stati gli agenti della polizia Municipale Unità Operativa Stella coadiuvati dagli Ispettori del Ministero del Lavoro a mettere a segno il blitz.

Durante l’ispezione, gli uomini della polizia municipale hanno riscontrato la presenza di più soggetti intenti a tagliare, incollare, cucire e confezionare numerosissime scarpe da donna.

Oltre all’ingente quantitativo di articoli già lavorati e pronti ad essere consegnati agli acquirenti, gli agenti hanno trovato anche diversi bancali di pelli e cuoio, accatastati su di una parete, decine di sacchi di plastica neri contenenti, tutti mischiati tra loro, gli scarti di lavorazione quali, collanti, resine, solventi, coloranti ed altri rifiuti speciali pericolosi, pronti ad essere abbandonati in strada di li a breve.

Individuato il proprietario dell’attività, gli agenti hanno accertato che la fabbrica non aveva alcun titolo autorizzativo, sia amministrativo che di salvaguardia dell’ambiente.

Il titolare è stato denunciato all’ autorità giudiziaria e multato per complessivi 32mila euro per per la violazione dei reati previsti dal Testo Unico sull’Ambiente.

La fabbrica è stata sottoposta a sequestro così come sono stati sequestrati i rifiuti pericolosi al suo interno per consentirne il regolare smaltimento.

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