Il professore partenopeo Paolo Ascierto, oncologo e ricercatore dell’ospedale Pascale di Napoli, che ieri nel corso della trasmissione Carta Bianca è stato attaccato dal direttore del reparto di malattie infettive del Sacco di Milano Massimo Galli che nella sostanza ha disconosciuto il lavoro del collega napoletano.
Ascierto ha messo a punto la terapia a base del Tocilizumab, per il quale proprio ieri l’Agenzia italiana per il farmaco, ha autorizzato la sperimentazione su 330 pazienti. Uno scontro a senso unico in cui il ricercatore partenopeo non ha risposto. Solo oggi con un post puntualizza alcune cose.
“Non ci risulta che qualcuno lo stesse facendo in contemporanea e saperlo ci avrebbe peraltro aiutato” – spiega Paolo Ascierto – in un post su facebook la risposta al direttore del reparto di malattie infettive del Sacco di Milano Massimo Galli. Ieri, nel corso di un confronto durante la trasmissione Carta Bianca in onda su Rai 3, il virologo dell’ospedale milanese ha rivendicato la parternità bergamesca della sperimentazione – approvata dall’Aifa – per l’utilizzo del farmaco anti artrite Tocilizumab nei pazienti affetti da Coronavirus.
“Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Il primo in Italia a utilizzare questo farmaco è stato sicuramente il collega Rizzi a Bergamo nonostante gli oltre duemila casi nel suo ospedale – ha dichiarato in diretta tv Galli- Non esageriamo con provincialismi di varia natura, diventa intollerabile. Non facciamoci sempre riconosce”.
“In questa fase, non è importante il primato. Quello che abbiamo fatto è comunicarlo a tutti affinché tutti fossero in grado di poterlo utilizzare in un momento di grande difficoltà – ha ribattutto oggi Ascierto – Grazie alla grande professionalità del dottor Franco Perrone del Pascale, in pochi giorni siamo stati in grado di scrivere una bozza di protocollo per Aifa che ha avuto un riscontro positivo. Il nostro deve essere un gioco di squadra e la salute dei pazienti è la cosa che ci sta più a cuore. Andiamo avanti con il consueto cauto ottimismo e sempre consapevoli che è solo l’unione a fare la forza. Nel frattempo parte la sperimentazione di Aifa”.
L’oncologo del Pascale ha precisato che “il lavoro di brainstorming fatto con il dottor Franco Buonaguro e le giovani oncologhe Claudia Trojaniello e Maria Grazia Vitale, la discussione “cruciale” fatta con il dottor Ming, la professionalità dei dottor Montesarchio, Punzi, Parrella, Fraganza e Atripaldi dell’Ospedale dei Colli, il supporto dei nostri Direttori Generali Bianchi e Di Mauro e del nostro Direttore Scientifico Dottor Botti, sono tutti elementi che sabato 7 marzo ci hanno portato ad incominciare a trattare i primi pazienti al Cotugno di Napoli”.
Intanto, con un post La Regione Campania sottolinea : “Nella puntata di ieri sera di Porta a Porta, il prof. @APaolo Antonio Ascierto spiega i principi della terapia a base del #tocilizumab, per il quale proprio ieri l’Agenzia italiana per il farmaco, ha autorizzato la sperimentazione su 330 pazienti. Un percorso avviato dall’Ospedale dei Colli-Cotugno e dall’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli insieme ai medici cinesi. Il prof. Ascierto esprime ‘cauto ottimismo’ intorno a questa sperimentazione. I primi risultati sono incoraggianti”.
Anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha scritto in una nota: “Oggi più che mai voglio ringraziare il dottor Ascierto, la sua equipe e tutto il personale medico sanitario napoletano per la professionalità, la competenza, la dedizione e lo spirito di sacrificio con cui stanno affrontando questa emergenza. Siamo orgogliosi di voi. Gli italiani ve ne saranno per sempre grati”.