Trema l’Area Flegrea, scoppia il caso del Santa Maria delle Grazie: scatta la sanificazione radicale

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Preoccupa la situazione dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e dell’eventuale insorgere di focolai da Covid – 19 nell’Area Fegrea.

Sono complessivamente 23 le unità appartenenti al personale sanitario e 2 i pazienti del nosocomio risultati positivi dopo i contagi innescati da una paziente ricoverata nel reparto di Medicina e risultata positiva al coronavirus a seguito di un tampone effettuato dopo il trasferimento in un altro ospedale.

Oggi si è tenuto una sorta di ‘gabinetto di guerra’ con i quattro sindaci Vincenzo Figliolia per Pozzuoli, Josi Gerardo Della Ragione per Bacoli, Antonio Sabino per Quarto e Giuseppe Pugliese per Monte di Procida riuniti in videoconferenza con la Direzione generale della Asl Napoli 2 Nord e la Direzione sanitaria dell’ospedale.

L’accesso al pronto soccorso sarà sospeso per 72 ore a partire da oggi per facilitare le attività di sanificazione dei reparti, soprattutto in Medicina e Chirurgia.

Lo fa sapere la Asl Napoli 2 Nord, spiegando inoltre che si sta procedendo nel sottoporre a tampone alcuni pazienti e tutto il personale dei reparti di Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Radiologia, Ginecologia e Pronto soccorso, per un totale, ad oggi, di circa 250 persone.

Tale misura si aggiunge all’esecuzione del test sierologico già effettuata nei giorni scorsi su tutti i 608 operatori del Santa Maria delle Grazie. L’Asl ha inoltre avviato le indagini epidemiologiche anche sui pazienti dimessi nei giorni scorso dai reparti di Medicina e Chirurgia. Le misure sono state prese a seguito del contagio di 23 sanitari, tra medici, infermieri e Oss, e 2 pazienti dell’ospedale puteolano dopo il passaggio di una paziente risultata positiva al coronavirus solo dopo il suo trasferimento in un altro ospedale.

Secondo le disposizioni, si continuerà successivamente ad assicurare l’accettazione di pronto soccorso ai pazienti che accederanno con mezzi propri, in base alle procedure di prassi; continuerà il trasporto da altri ospedali della Asl per pazienti neurochirurgici previo teleconsulto e per i pazienti cardiologici che necessitano di interventi non differibili ed urgenti e non collocabili presso altre strutture sanitarie; ci sarà il blocco dei ricoveri programmati e degli interventi non urgenti; le attività operatorie, per i degenti già ricoverati, potranno essere eseguite solo per pazienti Covid negativi.

“A 40 giorni dall’inizio della gestione del Covid-19 sul territorio della Asl Napoli 2 Nord – ricorda l’Azienda ospedaliera in una nota – si tratta del primo caso di contagio di sanitari in una delle strutture ospedaliere dell’Azienda. A tutt’oggi, infatti, la gestione di 43 posti letto dedicati ai pazienti Covid-19 nei quattro ospedali aziendali (Pozzuoli, Ischia, Giugliano e Frattamaggiore) non aveva fatto registrare alcun contagio tra i sanitari. Tale episodio inserisce l’ospedale di POZZUOLI nel lungo elenco delle strutture ospedaliere italiane che hanno registrato casi di infezione tra i propri sanitari”.

Occorre capire come si possa essere innescato il contagio all’interno del nosocomio e cosa non ha funzionato nella filiera organizzativa e di controlli della struttura sanitaria. A tal riguardo il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ha presentato una interrogazione al presidente e commissario della Sanità Vincenzo De Luca.

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