Le monete veicolano meno microbi delle banconote.
Uno studio tedesco, condotto presso la Clinica Universitaria di Amburgo-Eppendorf, dimostra che il rame presente nelle monete dell’area euro determina un’attività antimicrobica capace di ridurre la contaminazione da batteri.
E’ dunque plausibile che eserciti anche un’azione antivirale, come ipotizzano i ricercatori sulla base di un recente studio americano che ha dimostrato come il coronavirus rimanga attivo sulle superfici di rame soltanto per quattro ore.
“Penso che il rischio di trasmissione del virus attraverso i soldi sia molto più basso rispetto al contatto faccia a faccia con un’altra persona”, rassicura il coordinatore della ricerca tedesca, Johannes Knobloch.
“Rispetto alla pandemia di Covid-19, se bisogna proprio pagare in contanti, le monete potrebbero essere preferibili alle banconote”.
“A differenza delle banconote, le monete contenenti rame mostrano un’apprezzabile attività antimicrobica, ma nella maggior parte degli esperimenti – scrivono i ricercatori – i batteri non sono stati eliminati del tutto, dunque anche le monete possono essere veicoli di trasmissione di microbi”.