Hanno sfasciato il pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase e minacciato medici e infermieri.
Il raid è stato messo in atto dai familiare di Giuseppe Carpentieri, 51 anni, marito di Teresa Gionta e genero del boss detenuto Valentino Gionta, ferito in un agguato a Torre Annunziata.
L’ospedale di Boscotrecase non può prestare soccorso perchè è una struttura dedicata ai malati di Covid-19.
La vigilanza e il personale hanno tentato di fermare i congiunti dell’uomo ma sono stati pesantemente minacciati.
Sfondate porte, infrante vetrate e divelto strutture mediche solo in seguito hanno compreso il motivo del ‘no’ dei medici. A quel punto sono andati via e si sono diretti con il ferito presso l’ospedale Maresca di Torre del Greco.
“Siamo profondamente sconcertati e amareggiati per quanto avvenuto al presidio Covid di Boscotrecase, hanno danneggiato strutture e suppellettili del nosocomio adibito esclusivamente alla cura delle persone affette da Coronavirus”.
E’ la reazione dei vertici dell’Asl Napoli 3 Sud, fornita dall’ufficio stampa dell’azienda sanitaria.
“Come noto il presidio è esclusivamente dedicato a persone affette da Covid-19, dove ogni giorno il personale medico e sanitario lotta per strappare alla morte le persone ricoverate a causa della pandemia – aggiungono dalla Napoli 3 Sud – Questi episodi, oltre a mettere a rischio il lavoro di tanti professionisti, mortifica l’impegno dei sanitari, impegno per fortuna riconosciuto dalla stragrande maggioranza dell’utenza” – conclude la nota -.
Come per il raid all’ospedale Vecchio Pellegrini dello scorso marzo a Napoli anche per questo nuovo episodio di violenza che vede finire nel mirino presidi sanitari è auspicabile un immediato intervento delle forze dell’ordine con l’assicurare alla giustizia i colpevoli.