“Ho chiesto al giudice di poter vedere almeno per tre giorni mia moglie a Napoli. Non la vedo da tanto tempo. Nessuno mi ha risposto. Che devo fare? Le daranno l’indirizzo della mia lapide. Io ho 89 anni”. L’ex direttore del Tg4, Emilio Fede, terminato il periodo degli arresti domiciliari, deve iniziare quello dei servizi sociali ed ha espresso il desiderio di rivedere sua moglie.

“Non ho mai detto di aver scritto al Presidente della Repubblica – chiarisce – Non mi sognerei mai, neanche con la pistola alla schiena, di disturbare Mattarella per questo. Desidero solo prendere la macchina, andare a Napoli a trovare mia moglie che è di Napoli, cenare con lei, la mattina fare colazione, stare in famiglia e abbracciare anche il mio cane Teodoro” – sottolinea l’ex direttore del Tg4.
“Sono in attesa, ma finora non ho avuto alcuna risposta” – fa sapere e ne approfitta per ringraziare la responsabile dell’Ufficio Esecuzione penale esterna di Milano, “la dottoressa Panarello che ha trattato la mia vicenda con grande rispetto per la dignità umana. Lei segue tutte le vicende di tutte le persone ai domiciliari, oltre 15mila”.
“Mi è stato riconosciuto di essermi comportato nel rigoroso rispetto di tutte le regole che dovevo seguire nel periodo dei domiciliari. Non è che meriti nulla per questo, ma chiedo solo di poter vedere mia moglie a Napoli per tre giorni. Così si offende un rapporto di grande amore, quello di un uomo che non vede la propria moglie da tanto tempo” – conclude Emilio Fede -.
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