L’ unica certezza è la conclusione del lavoro della commissione d’accesso presso l’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli e il rapporto giunto sulla scrivania del ministro dell’Interno Luciana Lamborgese.
La decisione di un eventuale scioglimento e commissariamento dell’asl Napoli 1 Centro per infiltrazioni mafiose e irregolarità verrà adottata solo a tempo debito.
Allo stato attuale nessuna decisione è stata assunta perchè è tecnicamente impossibile.
C’è una fase istruttoria affidata agli uffici competenti. Poi a seguito dell’entrata in vigore del decreto legge 18/2020, che ha rimodulato i termini di tutti i procedimenti ex articolo 143 del Testo unico degli enti locali, il ministro dovrà eventualmente formulare la proposta al Consiglio dei Ministri entro il prossimo mese di dicembre.
La vera mina vagante per il presidente della Regione Vincenzo De Luca e contemporaneamente commissario alla sanità è invece rappresentato dalla trasmissione Report che lunedì prossimo alle 21 e 20 manderà in onda un’inchiesta che rischia di far traballare il governatore già da tempo in campagna elettorale.
Le telecamere della trasmissione di Sigfrido Ranucci sono andate a curiosare nei reparti chiusi e vuoti dell’Ospedale del Mare e nei centri prefabbricati anticovid.
A dispetto del costosissimo ospedale Covid costruito nello spazio antistante il nosocomio di Ponticelli con decine di posti in terapia intensive nei container, ci sono ben due piani dello stesso ospedale del Mare vuoti. Stessa storia al Loreto Mare, ospedale riconvertito e dedicato al Covid i cui letti sono inutilizzati.
De Luca teme che il consenso accumulato nei giorni drammatici della pandemia possano essere erosi. Ache per questo motivo insieme ad altri presidenti di regione in scadenza sta tentando di andare al voto prima di settembre.
Una lotta contro il tempo per mantenere l’immagine dell’uomo forte al comando che risolve i problemi come abilmente ha veicolato all’opinione pubblica divenendo un vero e proprio fenomeno nazionale e internazionale.