Report, la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci scopre le carte. E stasera alle 21 e 20 su Raitre andrà in onda una inchiesta giornalistica che tocca da vicino la sanità campana e in particolare la gestione del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca anche e soprattutto nella sua funzione di commissario alla sanità.
Nel mirino oltre alla vicenda dei tre ospedali Covid -19 temporanei in pratica inutilizzati c’è anche la gestione del direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva.
Secondo i magistrati una ditta A&G che lavorava alla manutenzione di un ospedale avrebbe mandato i suoi operai a ristrutturare gratis l’abitazione privata di Verdoliva e un condominio di cui sarebbe stato amministratore.
L’inviato di Report ha ricostruito la storia e raccolto la testimonianza di uno dei lavoratori che dopo l’esplosione dello scandalo è rimasto senza lavoro.
E proprio sull’Asl Napoli 1 incombe la spada di Damocle delle conclusioni della relazione della commissione d’accesso finita sul tavolo del ministro dell’Interno Luciana Lamborgese.
C’è il serio rischio che l’ente venga sciolto per infiltrazioni camorristiche. Il riferimento è ai due blitz dell’antimafia nel 2014 e 2019 all’ospedale San Giovanni Bosco dove si è accertato che il clan Contini in pratica aveva la propria ‘sede sociale’ nel nosocomio e gestiva una serie di attività fuori e dentro il presidio ospedaliero.
Una brutta botta per De Luca, il suo consenso plebiscitario cresciuto a dismisura con il Covid-19 rischia di disperdersi.
Un riflettore acceso proprio nel momento in cui sono in corso le trattative per costruire uno schieramento politico e dare il via libera alla sua ricandidatura alla corsa per le regionali.
E pare che De Luca l’abbia presa davvero male. La scorribanda di Report interrompe in modo brusco la narrazione a senso unico di questi mesi di osannazione e di meme.
Il governatore non è abituato ad avere il fiato sul collo della stampa basti pensare che da mesi non consente ai giornalisti di porre domande.
Le conferenze stampa sono diventate un appuntamento per soliloquo e colpi di teatro da veicolre in modo virale sui social.
Un ‘distanziamento‘ dall’informazione per evitare inciampi e non perdere consenso. Ora c’è però Report.
Arnaldo Capezzuto