Sono trascorsi 4 anni. Quel maledetto giorno sulla traiettoria dei colpi esplosi da un gruppo di fuoco finisce Ciro Colonna, 19 anni, vittima innocente della camorra.
Come ogni anno si sono ritrovati davanti all’area intitolata a “Ciro Colonna” oltre ai familiari, i volontari di Libera, un comitato di residenti, le associazioni, il parroco e una delegazione di lavoratori della Whirlpool che hanno consegnato a Enrico, il papà di Ciro, la loro pettorina.
Un gesto simbolico per che la lotta all’illegalità è anche memoria, lavoro, diritti. Pratiche per dire no alla camorra in na città, Napoli che ha voglia di riscatto civile nel nome di Ciro, Annalisa, Giancarlo, Silvia, Claudio, Nunzio e le tante vittime innocenti dell’immane violenza dei clan.