“Sono complici della camorra quelli che ci impediscono di parlare, delinquenti che hanno aggredito le forze dell’ordine. La democrazia non prevede la violenza” – grida Matteo Salvini -.
“Mondragone ha diritto alla normalità e alla sicurezza. Le mamme hanno il diritto di crscere i prorpi figli nella normalità. Casa per casa, citofono per citofono occorre trovare quelli che delinquono”.
E poi la promessa: “Tornerò qui e non dirò niente a nessuno. Chiedete ai teppisti perchè impediscono di farci parlare. Porteremo un po’ di puizia all’ex Cirio”.
“Ci sono cittadini, brava persone che non possono uscire di casa – dice contrariato il capo della Lega – è assurdo che io non possa venire a Mondragone e parlare a causa dei centro sociali”.
A chi gli chiede della polemica agitata dallo scrittore Roberto Saviano che in un video si è scagliato cotro il capo del Carroccio sottolinea: “È amico dei centri sociali”.
“La prosima volta verrò e avviserò solo le persone perbene – insiste Salvini – la violenza non è giustificata. Se le mmme mi chiamano e mi dicono Matteo aiutaci io sono dalla parte delle persone perbene. Devo chiedere il permesso ai centri sociali per venire a Mondragone? Stiamo scherzando?”.
E una signora: “Sei un grande Matteo, aiutaci, sei il nostro messia”. Ma subito si alzano cori impietosi: “Scemo, scemo, scemo”. E poi “Sciacallo, sciacallo, sciacallo”. E ancora : “Buffone, buffone, buffone”.
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