Con le carte di credito sottratte ai clienti puntavano e si giocavano migliaia di euro nei casinò della Slovenia, oltre a prelevare dagli Atm di tutta Italia.
La base dell’organizzazione criminale sgominata grazie all’operazione ‘Incognito’ – condotta dalla Procura partenopea – era a Napoli. Dieci persone sono finite in carcere mentre altre tre sono ricercate.

Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e all’indebita utilizzazione, con attivazione con metodi fraudolenti, di carte di credito/debito di illecita provenienza i reati contestati.
C’era prima il furto delle carte di credito dai centri meccanizzati postali dove le carte vengono stoccate e spedite ai destinatari; il reperimento dei dati per attivarle dagli ignari clienti o dalle banche stesse grazie a una serie di espedienti informatici; infine l’utilizzo delle carte, una volta attivate, in vari casinò sloveni o per prelevare dagli sportelli automatici in Italia, ma anche in Svizzera.

L’indagine, durata oltre otto mesi, ha permesso di ricostruire l’organigramma del sodalizio e di documentare 133 prelievi andati a segno, commessi da gennaio a maggio 2019, ai danni di 122 parti offese per un totale di diverse centinaia di migliaia di euro.
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