“Quelli dei centri sociali si ubriacano, così a quest’ora dormono ancora. Sono figli di papà”. La battuta è uno sberleffo. Una provocazione.

Un cazzotto nello stomaco a coloro che il 30 giugno gli hanno impedito di parlare in piazza.
A parte la reazione a muso duro non si capisce ancora cosa sia venuto a fare un’altra volta a Mondragone.
Matteo Salvini, leader della Lega ha scelto il lungomare di Mondragone per salutare la gente e fare selfie.
La piazza era presidiata dalle forze dell’ordine, che ne vietavano l’ingresso, ma la vicina statale Domiziana non è stata chiusa.

Sul posto, a controllare che tutto andasse bene, c’era anche direttamente il questore di Caserta Antonio Borrelli.
Questa volta non ci sono state contestazioni, tutto è filato liscio, Salvini ha ricevuto qualche applauso e la richiesta dei cittadini di “mantenere sul serio le promesse fatte”.
“Bisogna garantire italiani e stranieri che hanno diritti ma essere implacabili con gli stranieri irregolari”, insiste Salvini.
“Problemi di ordine pubblico li ho affrontati e risolti in tante zone del paese – spiega – non e’ un problema di immigrati perche’ ce ne sono tanti anche di perbene, e’ un problema di illegali, clandestini e fuorilegge che vanno identificati e allontanati”, cosi’ come vanno identificati e perseguiti gli italiani che lucrano su di loro.

“Nei decreti Sicurezza – ricorda – c’e’ la confisca degli appartamenti e delle aziende che vengono utilizzati per lo sfruttamento della manodopera clandestina che a danneggiare gli imprenditori gli agricoltori e i lavoratori italiani”.
Poi in auto e via, impegno mantenuto di Salvini. A fare non si sa ancora.
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