Assemblea e corteo dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli oggi nella zona di via Argine.
Gli operai, in vista dello sciopero di 8 ore proclamato per venerdì 17 luglio, hanno tenuto un’assemblea all’interno dello stabilimento alla quale hanno preso parte i segretari cittadini dei sindacati. Al termine si è tenuto un corteo nei pressi dello stabilimento in via Argine.
“Anche oggi i lavoratori scendono in piazza per difendere il loro posto di lavoro, esiste solo un piano A: continuare a produrre lavatrici a Napoli, tutte le altre ipotesi sono per noi inaccettabili e irricevibili”, dichiara Rosario Rappa, segretario generale della Fiom di Napoli.
“Vogliamo dire in maniera chiara che non siamo disponibili a ragionare su altri spezzatini”, aggiunge Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania.
“Chiediamo il rispetto dell’accordo del 2018, sempre più convinti che questi lavoratori debbano avere quello che quell’accordo recitava”, conclude Biagio Trapani, segretario generale Fim-Cisl Napoli.
E dopo l’assemblea gli operai della Whirlpool sono scesi di novo in strada con il loro striscione “Whirlpool NAPOLI”, le bandiere, e in tanti con un ombrello si riparano dal sole.
Gli operai hanno sfilano indossando le divise della fabbrica o la shirt con la scritta “Whirlpool NAPOLI non molla”, simbolo della loro protesta, che va avanti da oltre un anno.
“Se non abbiamo accettato il ‘pacco’ di Whirlpool – dicono i manifestanti – non accetteremo quello del Governo. Nessuna reindustrializzazione, ma conferma dell’accordo”.
L’accordo è quello sottoscritto dalla multinazionale americana nell’ottobre del 2018, con il Ministero dello Sviluppo economico, che prevedeva investimenti per 17 milioni di euro per il rilancio del sito produttivo di Napoli Est. Un accordo che l’azienda non ha intenzione di rispettare.