Esperimento sociale: finge di litigare con la fidanzatina per un costume troppo osè. Due mamme intervengono: “‘E mman ‘ncuoll nun se mettene!”

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Litigano tra i banchi di un mercatino affollato di San Giovanni a Teduccio, quartiere di Napoli Est. Sono una coppia di giovani fidanzati. Lui non condivide l’acquisto in un costume che lascia troppo in vista, e lui comincia ad essere violento colpendo e strattonando la ragazza.

Ad inscenare la finta lite due attori protagonisti dell’ esperimento sociale ‘#unacarezzainunpugno’, ripreso da telecamere nascoste, organizzato dalla Fondazione Famiglia di Maria con il patrocinio del Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri .

Lo scopo: registrare la reazione dei presenti davanti ad una scena di violenza reazione che non tarda ad arrivare da parte di due casalinghe che, con argomenti diversi, cercano di far desistere il giovane.

La prima, delle due mamme la più anziana, pur di fermarlo lo mette in guardia su un eventuale arrivo di forze dell’ordine mentre la seconda non usa mezzi termini e dopo aver redarguito il ragazzo si rivolge alla fidanzata invitandola ad un ragionamento per un eventuale futuro di coppia.

“Ma se questo per un costume di prende a schiaffi cosa puoi aspettarti per questioni più serie” e al ragazzo che cerca di scuse per giustificare la sua reazione “Niente giustifica la violenza. ‘E mman ‘ncuoll nun se mettene!”.

Blanda la reazione degli uomini presenti ”giustificata forse – si spiegano gli organizzatori dell’esperimento – dal timore di affrontare uno sconosciuto”.

Coraggio che non e’ mancato alle due mamme alle quali, una volta spiegato che si trattava di una messa in scena con le telecamere uscite allo scoperto – e’ stato indirizzato un grosso applauso tra i presenti

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