I familiari, gli amici, i ragazzi di Libera e delle associazioni di volontariato hanno ricordato nel giorno del quinto anniversario Genny Cesarano, il 17enne ammazzato nel corso di una ‘stesa’ in piazza Santa Maria della Sanità tra i 5 e il 6 settembre del 2015.

In piazza le attività e i laboratori formativi delle ragazze e dei ragazzi che nel popoloso rione Sanità beneficiano del Progetto P.I.T.E.R. Tra loro gli attiviti del del laboratorio di street art che hanno aiutato i writers a completare delle opere: l’albero della legalità e un graffito che sono state donate all’associazione “Un popolo in cammino per Genny vive”, fondata dopo la morte del figlio Genny, dal padre Antonio Cesarano.
Il momento più bello è stato il corteo per le strade del rione dei volontari che si sono stretti attrno alla statua di Genny con i bambini del laboratorio di musica che hanno intonato la canzone dal titolo “I cento passi” dei Modena City Ramblers.

Alle 18 e 30 è stato Don Antonio Loffredo a officiare la messa e ricordare il sacrificio di Genny, vittima innocente della camorra.
L’evento è stato organizzato dal Coordinamento regionale della Campania di “Libera” (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) pilastro di una rinascita del quartiere, in un percorso di impegno sociale che continua ancora oggi”.

C’è da dire che il rione Sanità non c’era, in molti neppure si sono affacciati ai balconi e alle finestre. Nonostante siano trascorsi 5 anni poco o niente è cambianto a livello ambientale alla Sanità. Non è ancora attivo l’impianto di videosorveglianza come manca un presidio di fisso delle forze dell’ordine.
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