Ciro Migliore è tornato per la prima volta nel luogo preciso in cui la sua Paola Maria Gaglione ha trovato, quella maledetta notte dell’11 settembre, la morte. Scappavano in scooter inseguiti da Michele Antonio Gaglione fratello di Paola Maria che si opponeva alla loro relazione.
Speronati con l’auto lungo la strada che da Caivano conduce ad Acerra. Paola sarebbe morta a seguito della caduta per l’impatto contro un tubo per l’irrigazione dei campi, che le ha provocato ferite profonde alla gola.
Michele Antonio Gaglione, oltre all’omicidio preterintenzionale, è accusato anche di violenza privata aggravata dall’omofobia.
Oggi in silenzio e con grande commozione Ciro ha reso omaggio e fatto apporre la lapide dove ha perso la sua Paola.
E scrive in un post Daniela Lourdes Falanga, presidente dell’Arcigay di Napoli: “Non ho mai amato vedere queste pietre sparse per le strade e ora, improvvisamente, ne comprendo la necessità. Prende radice la pietra, la parola, la presenza che non deve smettere, non deve consumarsi. È un dramma immenso e ogni giorno lo sto rivivendo in un quadro in movimento. Ci sono gli occhi di un ragazzo che ricordano e amano, danzano sempre e solo per lei.Spero che la vita si scusi con voi”.
Intanto, Domenica 11, ore 18, a un mese da quell’atroce morte, nel Parco Verde di Caivano, ci sarà una fiaccolata in memoria di Paola.