Una stamperia dove venivano prodotte banconote false da 5 euro. È stato il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, eseguendo un decreto di perquisizione in un immobile nella zona est di Napoli hanno scoperto una stamperia clandestina di banconote false.
In manette sono finte 4 persone mentre stampavano e confezionavano euro di diverso taglio della nuova serie “Europa” per un valore di oltre 1.000.000 di euro. In seguito di ulteriori accertamenti è emerso, inoltre, che i nuclei familiari degli indagati beneficiano del reddito di cittadinanza.
Oltre alle banconote contraffatte, è stata sottoposta a sequestro tutta la strumentazione utilizzata per l’illecita produzione.
All’interno dell’opificio, ricavato in un appartamento nella zona Est di Napoli, sono state rinvenute oltre 68.000 banconote contraffatte – di pregevole fattura – di vari tagli per un valore nominale complessivo di oltre 1 milione di euro.
In particolare, tra le banconote sequestrate, oltre a quelle del valore di 20, 50, 100 e 200, sono stati rinvenuti anche numerosi biglietti da 5 euro, un taglio inusuale, ma molto insidioso per i cittadini proprio in ragione dell’importo poco rilevante che difficilmente induce sospetti nei soggetti che ne entrano in possesso.
È stata sottoposta a sequestro tutta l’attrezzatura utilizzata all’interno dei locali per la realizzazione delle banconote contraffatte: 2 stampanti a getto d’inchiostro ad alta definizione con cui gli indagati provvedevano alla parte grafica e cromatica delle banconote.
Inoltre 3 stampanti laser conle quali veniva perfezionato il processo di stampa mediante l’apposizione dei numeri di serie e di altri elementi di sicurezza come, ad esempio, la filigrana; una etichettatrice semi-automatica, appositamente modificata, con la quale effettuare l’applicazione dell’ologramma.
Un tagliacarte professionale (dotato di software automatico) utilizzato per suddividere/tagliare in 4 esemplari i fogli formato A4 sui quali erano state stampate le banconote da 20, 50, 100 e 200 euro e in 6 esemplari per le banconote da 5 euro; un tagliacarte manuale e tre pc collegati alle varie stampanti impiegate.