Figurano anche 6 Ferrari, 2 Porsche, 70 scooter d’epoca (31 lambrette e 39 vespe) e 8 Rolex tra i beni, per complessivi 10 milioni di euro, che la Guardia di Finanza di Napoi ha sequestrato a Giuseppe Paparo, 53 anni, amministratore unico della PA.GI. Carburanti srl, la quale, grazie a una “galassia” di società “cartiere” che le ruotavano intorno, secondo gli investigatori è riuscita a evadere 10 milioni di euro d’Iva e vendere prodotti petroliferi a prezzi addirittura piu’ bassi di quelli d’acquisto, sbaragliando la concorrenza e assumendo così, nel giro di pochi anni, una posizione monopolistica.
A scoprire la maxi evasione fiscale è stata la Guardia di Finanza di Napoli ., precisamente il secondo Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, sotto il coordinamento della Procura di Nola, guidata da Laura Triassi.
Le prestigiose vetture (finora 14 quelle sequestrate) e gli scooter d’epoca sono stati “scovati” dalle “fiamme gialle” in un mega garage sotterraneo (tre i piani interrati) di San Giorgio a Cremano (NAPOLI), suddiviso in box (con saracinesche telecomandate) il cui colore fa “pendant” con quello delle prestigiose vetture parcheggiate.
Tra il 2016 e il 2019 la società, attraverso la cosiddetta “frode carosello”, è riuscita a dichiarare costi fittizi per oltre 44 milioni di euro evadendo l’Imposta sul Valore Aggiunto per circa 10 milioni: questo meccanismo fraudolento le ha consentito di vendere i prodotti petroliferi a costi estremamente bassi (anche piu’ bassi di quelli di importanti multinazionali), di sbaragliare la concorrenza e di assumere così una posizione monopolistica in Campania e non solo.
Tra il 2016 e il 2019 il volume d’affari della PA.GI. – è stato calcolato dai finanzieri – è costantemente lievitato, facendo registrare un picco nel 2018: 56 milioni (2016), 66,5 milioni (2017), 136,6 milioni (2018) e 82,7 milioni di euro (2019).