Se n’e andato così, in una notte di Ottobre, in silenzio, Alfredo Cerruti 78 anni,mente creativa degli indimenticabili Squallor. Rivoluzionari, anticonvenzionali, provocatori eroi del non-sense e della prima e vera band “demenziale” della storia italiana.
Cerruti, che prestava la voce agli Squallor, era oltre. Autore televisivo (firmò 4 edizioni di Donenica In), lavorò anche con Renzo Arbore e firmò svariati programmi Rai come “I Cervelloni e “Indietro Tutta”.

Fu produttore discografico alla “Sugar” ed ebbe una storia travagliata con Mina. Accanito giocatore, sciupafemmine, Cerruti era un irriverente tra scherzo e follia.
Insieme a Bigazzi, Savio e Pace fu protagonista di un fenomeno mai più ripetuto nella cultura italiana. I dischi degli Squallor erano materia proibita dai genitori anni 70 e 80′, e i figli scoprivano il sesso, la società, e il dark side dell’italiano medio tramite i loro brani.
Troia, Pompa, Arrapaho, Mutando segnarono un epoca e non solo. Cerruti fu inventore di “neologismi”gergali ancora oggi in voga. Ora riposa in pace caro Alfredo, e siamo certi che i tuoi amici lassù, ti aspettano per continuare a ridere e a scherzare.
Sergio Cimmino
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