Uccise tabaccaio con un pugno: in Appello 8 anni. La vedova: “Pena insufficiente per chi ha privato la vita”

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I giudici della Corte di Appello di Napoli hanno confermato la condanna a otto anni di reclusione per Alfred Idimudia, il nigeriano di 37 anni che la sera dell’8 giugno 2019, nella stazione del quartiere di Chiaiano della metropolitana di Napoli, sferrò due violenti pugni al volto e alla testa del tabaccaio Ulderico Esposito che lo aveva invitato a non infastidire i clienti che entravano nel suo negozio.

Ulderico perse i sensi e crollò a terra. La corsa disperata dell’ambulanza e il ricovero in ospedale. Nonostante l’inrervent dei medici non ci fu nulla da fare.

L’uomo morì in ospedale per le gravi conseguenze di quell’aggressione.

Per Daniela Manzi, vedova di Esposito, la sentenza, come quella di primo grado, non puo’ essere considerata giusta: “Sono troppo pochi gli anni inflitti in relazione alla perdita di una vita umana”.

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