La presunta incendiaria si è trasformata in pompiere. Tutto di botto, ha smesso i panni della presunta dura.
Addio ai toni violenti, ai tumultuosi attacchi politici, alle polemiche, ai sit in in tenda e alle occupazioni d’aula con invasione del banco della presidenza e annessi tafferugli.
Valeria Ciarambino ora è un agnellino. L’eterna capogruppo del M5S, da poco diventa vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, grazie a un accordo politico largo con il Pd e il centro destra, ha sotterrato l’ascia di guerra e ora parla da madre delle istituzioni.
Addirittura lancia un appello al buonsesno e alla correttezza istituzionale: “In un momento cosi’ grave serve responsabilità e unità di intenti, da parte di tutti, soprattutto delle opposizioni”.
Quasi come guidata da una missione divina, ora nel neo ruolo di vicepresidente del Consiglio Regionale, la nuova Ciarambino richiama tutte le forze politiche a fare fronte comune: “Stiamo vivendo il momento più drammatico della storia recente – racconta all’Agenzia Agi – e in una Regione come la nostra le gravissime problematiche dell’emergenza si innestano su una sanità già fragilissima e un contesto socio economico in grande difficoltà già da prima che la pandemia ci travolgesse”.
“Le persone sono spaventate, dinanzi a questo scenario la politica deve saper essere guida capace di rassicurare e di trovare soluzioni. E quando parlo di politica parlo indistintamente di maggioranza e opposizione”.
E sono in tanti a cantare quel ritornello di quella canzone che fa : “Come si cambia per non morire”.