Sarà celebrato con il rito ordinario, il processo sulla morte di Nello Apicella, l’agente deceduto il 27 aprile a NAPOLI mentre tentava di fermare una banda composta da quattro persone nomadi che aveva cercato di scassinare uno sportello bancomat.
Stamane la prima udienza alla terza Corte di Assise (presidente Lucia La Posta) presente in aula tutta la famiglia di Apicella. Durante l’udienza si sono costituiti parte civile i genitori, la sorella, la moglie e i figli della vittima, difesi dall’avvocato Gennaro Razzino, oltre che l’associazione Vittime del Dovere e la Fondazione Polis.
Sul banco degli imputati figurano, per il reato più grave, Fabricio Hadzovic, 40 anni (difeso dall’avvocato Cesare Amodio), l’autista dell’ Audi A6 che si è scontrata a tutta velocità contro la “Pantera” della Polizia sulla quale si trovata Pasquale Apicella; Admir Hadzovic, 27 anni (difeso dall’avvocato Raffaella Pennacchio) e il 39enne Igor Adzovic (difeso dall’avvocato Giovanni Abbate); l’ultimo componente della banda, il 23enne Renato Adzovic (anche lui difeso da Raffaella Pennacchio), non risponde dell’omicidio volontario, in quanto non era a bordo dell’A6, ma dei reati “minori”.
I funerali solenni dell’ agente di Polizia Pasquale Apicella, si sono svolti lo scorso 8 maggio alla presenza del ministro degli Interni Luciana Lamorgese e del Capo della Polizia, Franco Gabrielli.
La cerimonia funebre è stata celebrata nella chiesa evangelica del quartiere Secondigliano, alla presenza dei soli familiari, del presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca e del sindaco Luigi De Magistris, in base alle restrizioni previste dalla normativa anti-Covid 19. La pagina Facebook della Polizia di Stato sulla quale vennero trasmessi, in diretta, i funerali, ebbe oltre 10 mila contatti.
Prossima udienza il 23 dicembre.