“Il Comune di Napoli garantisca almeno i propri doveri elementari, unitamente alla propria partecipata Asìa, per contribuire a gestire in modo ordinato e civile la situazione che si è venuta a determinare nel campo rom di Scampia, zona rossa dal 3 dicembre per effetto di un’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca”.
A dichiararlo è il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola.
“Quanto sta accadendo – spiega Bonavitacola – desta sconcerto. Sugli aspetti sanitari, l’Asl competente sta svolgendo al meglio le azioni di propria competenza. La Regione è pienamente impegnata anche in attività di supplenza, vista l’assenza di altri enti. Ma tale assenza è davvero intollerabile”.
In una nota, la Regione Campania sottolinea il ruolo che, insieme alla Asl Napoli 1 Centro, sta avendo “a sostegno delle famiglie del campo rom della Circumvallazione Esterna.
Con l’istituzione della zona rossa – ricorda la nota – i cittadini che hanno domicilio, dimora o residenza al campo rom hanno avuto l’obbligo di isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle proprie abitazioni. Sin dal primo momento l’Asl Napoli 1 Centro ha garantito l’assistenza sanitaria, organizzando servizi ambulatoriali per gli adulti e per bambini, un ambulatorio infermieristico (per rilievi clinimetrici e medicazioni, distribuzione farmaci, informazione al corretto utilizzo farmaci e loro posologia). Ed anche un ambulatorio di sostegno e orientamento psicologico.
L’Asl, per intesa con l’Unità di crisi regionale e con la Protezione Civile regionale, ha garantito nei primi due giorni il vitto ‘cucinato’ (colazione-pranzo-cena) fino a 500 persone. L’obiettivo era quello di permettere l’organizzazione della somministrazione di generi alimentari da parte degli organi competenti, ma viste le difficoltà, l’Asl Napoli 1 Centro garantirà nuovamente il vitto ‘cucinato’ fino alla fine dell’emergenza.
L’Asl Napoli 1 Centro garantirà da oggi anche la presenza di servizi igienici per tutti gli operatori impegnati in campo”. Uno sforzo che la Regione Campania definisce “enorme, alle volte mortificato dalle mancanze altrui. La disinfestazione e derattizzazione dell’area d’ingresso al campo rom, che più volte è stata realizzata non ha prodotto gli effetti desiderati per il mancato intervento di manutenzione che era stato richiesto. E resta anche del tutto fuori uso l’impianto di illuminazione, il che mette a grave rischio le attività in corso nelle ore serali.
In questi giorni l’Asl Napoli 1 Centro provvederà ad effettuare nuovi tamponi, di guarigione dei positivi o di conferma negatività dei contatti stretti, così da supportare la decisione di rinnovo o meno dell’ordinanza”. La zona rossa nel campo rom di Scampia resterà in vigore fino al 13 dicembre.