Morti sospette al Cardarelli, continua l’inchiesta dei pm

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Non sono solo cinque i decessi all’ospedale Cardarelli di Napoli sotto esame dei pm coordinati dall’aggiunto Simona Di Monte. Dopo aver aperto un fascicolo per l’uomo trovato morto nel bagno del pronto soccorso, filmato a terra da un altro paziente, video diventato poi virale nel web, la procura partenopea aveva già nei giorni scorsi allargato l’indagine, appunto con altri 4 decessi, per la gestione organizzativa del servizio sanitario nel nosocomio.

Sono però arrivate altre denunce di familiari che ex post ricostruiscono degenze terminata con una morte a loro giudizio evitabile. Ci sarà dunque la riesumazione di altre salme, ma gli accertamenti tecnici sono complicati dal fatto che si tratta di persone decedute per Covid e quindi richiederanno tempo.

Tra le morti sospette già nel fascicolo anche quella di Giuseppina Liccardo, 45 anni, deceduta il 20 novembre scorso, la cui salma e’ stata riesumata già dopo le prime indagini documentali. Nella denuncia dei parenti, la donna è stata vittima di una assenza di cura, non essendo stata sottoposta alla dialisi che le era necessaria.

Circostanza rispetto la quale, però, i parenti riportano quanto riferito da altri degenti. I pm hanno anche acquisito le relazioni degli ispettori del Servizio sanitario nazionale inviati dal ministro Roberto Speranza dopo il caso del decesso in bagno.

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