Si è conclusa con un sostanziale nulla di fatto la riunione tra la Regione Campania ed i rappresentanti di ristoratori e titolari di pubblici esercizi di Napoli, al secondo giorno del blocco stradale di protesta .
In videoconferenza, la Regione, – rappresentata dall’assessore al commercio Antonio Marchiello e dal capo di gabinetto del presidente De Luca, Maurizio Borgo – ha escluso la possibilità di rivedere l’ ordinanza del 19 dicembre, che lascia in zona gialla la Campania.
Non si è andati oltre una generica disponibilità a “venire incontro con i ristori” ai rappresentanti di Fipe-Concommercio, Aicast e Confesercenti.
“Non so domani che cosa potrà succedere – ha detto ai giornalisti Antonino Della Notte, dell’ Associazione industria, commercio e servizi (Aicast), finora ci siamo sforzati di mediare con la base, ma la nostra dignità è stata messa sotto i piedi”.
I ristoratori hanno sospeso il blocco stradale che tagliava in due la città nel primo pomeriggio, ma domani la protesta potrebbe riprendere.
Questa volta in piazza non si sono visti estremisti ed infiltrati, come nella notte di guerriglia del 23 ottobre nella zona di Santa Lucia, ma la rabbia della categoria, provata da un mese di chiusura, è esplosa per la decisione, arrivata solo nel pomeriggio di sabato, del presidente della Regione De Luca, di confermare la zona gialla, nonostante il Dpcm del Governo.